Sicurezza sul lavoro: gli emendamenti presentati alla “patente a punti”
È di poche settimane fa l’intervento del Governo – in tema sicurezza sui luoghi di lavoro – con il Decreto attuativo del PNRR, che ha previsto la nuova misura della patente a punti. Come vi avevamo già illustrato ( clicca qui per l’articolo completo), la patente a punti si basa sullo stesso principio della patente di guida: cioè ogni datore di lavoro riceve una patente dall’Ispettorato del lavoro con un certo numero di punti e, nel caso venissero poste in essere delle infrazioni, questi verrebbero decurtati e, nei casi più gravi, si arriverebbe all’applicazione di una sanzione pecuniaria o alla chiusura del cantiere.
In questo panorama vanno a inserirsi gli emendamenti presentati da Forza Italia, Lega, FdI, Svp e Italia viva: sia le proposte a prima firma Marattin (Iv) sia quelle a prima firma Mazzetti (Fi), Montemagni (Lega), Mascaretti (FdI) e Steger (Svp) introducono – come richiesto da Confindustria – una diversa modulazione dei punti iniziali in base alla grandezza dell’azienda: 30 solo per le aziende che occupano fino a 10 lavoratori, 50 per quelle che occupano fino a 49 lavoratori, 80 per quelle che ne occupano fino a 249 e 100 oltre i 250 occupati.
Il minimo per poter operare è stato fissato in 15 punti; in questo senso una grande azienda non subirebbe alcuna conseguenza se in suo cantiere morissero 4 operai: le resterebbero 20 punti.
Secondo il deputato Tenerini ( FI), il punteggio di partenza andrebbe incrementato sulla base di altri criteri: 5 punti in più per le imprese che “adottano modelli di organizzazione e di gestione” previsti dal decreto in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro o “un sistema di gestione per la salute e la sicurezza sul lavoro certificato”.
Con altri due emendamenti presentati da Lega e Fratelli d’Italia si chiede che per le aziende che pongano in essere misure per regolarizzarsi, venga meno il taglio dei punti sulla patente: il provvedimento di decurtazione del punteggio dovrebbe quindi essere “condizionato all’emanazione di un invito a regolarizzare da parte del personale ispettivo che ha accertato la violazione”.
Emendamenti identici presentati da FI, FdI e Lega e da Movimento 5 Stelle, chiedono che il punteggio iniziale sia “incrementato nei seguenti casi: 5 punti con possesso di certificazione dei Sistemi di gestione per la salute e sicurezza o asseverazione dei modelli di organizzazione e gestione della salute e sicurezza sul lavoro; 3 crediti per l’adozione di modelli di organizzazione e gestione della salute e sicurezza sul lavoro; 2 crediti se in possesso della certificazione del Sistema di gestione per la qualità; 2 crediti per l’adozione di buone prassi; 3 crediti per l’utilizzo di soluzioni tecnologiche o organizzative avanzate in materia di salute e sicurezza sul lavoro; 2 crediti per l’assenza di violazioni accertate in via definitiva nei 12 mesi antecedenti il rilascio della patente; 2 crediti per lo svolgimento di formazione non obbligatoria sulla sicurezza sul lavoro; 3 crediti per l’accesso alla riduzione del tasso medio di tariffa Inail per prevenzione; 2 crediti per la certificazione dei contratti di lavoro e/o subappalto”.
Incidente sul lavoro: operaio di 52 anni muore nel Lucchese
Ennesima vittima del lavoro.
Un uomo di 52 anni è deceduto dopo essere precipitato all’interno di uno scavo in un cantiere stradale a Sant’Alessio, in provincia di Lucca.
La dinamica dell’incidente è al vaglio degli inquirenti: da chiarire per quale motivo il corpo fosse sepolto nello scavo solo per la parte inferiore.
Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 con l’automedica di Lucca e l’ambulanza, ma non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.
Sul luogo del sinistro sono intervenuti anche operatori della Prevenzione Igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro della Asl.
Sicurezza sul lavoro: priorità per il Governo
Il tema della salute e della sicurezza sul lavoro “rappresenta per il Governo una priorità fin dal nostro insediamento”. Queste le parole del ministro Marina Calderone nell’informativa alla Camera su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, con particolare riguardo alla tragedia in un cantiere edile a Firenze. Il ministro, evidenziando come “nel 2023 c’è stato un incremento delle ispezioni sul lavoro del 20% che arriverà al 40% nel 2024”, ha sottolineato ” l’urgenza di implementare la cultura della sicurezza in tutti gli ambiti della vita lavorativa”.
BONUS DATORI DI LAVORO VIRTUOSI 2024: premialità per comportamenti virtuosi nella gestione dei dipendenti
Il bonus per i datori di lavoro virtuosi è stato introdotto con il Decreto PNRR 2024.
Il Governo – intervenendo nella sfera della prevenzione e del contrasto al lavoro irregolare – ha previsto premialità per quei datori di lavoro che dimostrino comportamenti virtuosi nella gestione dei dipendenti.
Il bonus datori di lavoro virtuosi 2024 spetta ai datori di lavoro che – all’esito di accertamenti e ispezioni – risultino in regola con disposizioni di legge o regole inerenti la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
In attesa di una apposita circolare dell’Ispettorato del lavoro, Il Decreto PNRR 2024 ha dettato a grandi linee le direttive.
BONUS DATORI DI LAVORO VIRTUOSI 2024: COME FUNZIONA
Il bonus datori di lavoro funziona con un meccanismo di riconoscimento e premi: i datori di lavoro virtuosi vengono identificati con una specifica procedura dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro, il quale riconoscerà poi loro benefici e aiuti.
Nessuna specifica esiste al momento sul metodo di riconoscimento e erogazione del bonus: è certo che i datori di lavoro destinatari degli aiuti e degli incentivi verranno identificati e ammessi al bonus dopo il rilascio da parte dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro di un apposito attestato e l’inserimento in un elenco informatico chiamato “Lista di conformità INL”.
Questo elenco sarà consultabile pubblicamente sul portale web dell’ispettorato del lavoro.
Inoltre, per un periodo di 12 mesi dalla data di iscrizione, i datori di lavoro a cui verrà rilasciato l’attestato non saranno soggetti a ulteriori verifiche da parte dell’INL riguardo alle materie oggetto degli accertamenti. Fatta eccezione per le richieste di intervento e le attività investigative disposte dalla Procura della Repubblica.
BONUS DATORI DI LAVORO VIRTUOSI 2024: COME SI OTTIENE
Il bonus datori di lavoro virtuosi si ottiene a seguito di controllo positivo da parte dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro. Per avere maggiori dettagli sulle modalità di richiesta da parte dell’azienda e sulle regole di riconoscimento bisogna aspettare il provvedimento specifico.
Il bonus datori di lavoro virtuosi arriverà non appena il Decreto Pnrr 2024 sarà convertito in legge (maggio 2024).
Sicurezza sul lavoro: in arrivo la patente a punti
Dal primo ottobre 2024, arriva la patente a punti per la sicurezza sui luoghi di lavoro. E’ quanto previsto dalla bozza del Decreto Legge Pnrr.
La norma si applica alle imprese e ai lavoratori autonomi che operano nei cantieri temporanei o mobili.
Sicurezza sul lavoro e patente a punti: il rilascio
La patente è rilasciata dall’Ispettorato nazionale del lavoro a seguito dei seguenti adempimenti: iscrizione dell’azienda alla camera di commercio; assolvimento, da parte del datore di lavoro e dei lavoratori, degli obblighi formativi; possesso del Durc e del Documento Unico di Regolarità Fiscale.
Sicurezza sul lavoro e patente: casistica incidenti mortali
La patente parte da trenta crediti e consente di operare, solamente, con una dotazione pari o superiore a 15 crediti.
In caso di incidente mortale sul lavoro, la patente verrà decurtata di 20 crediti; se l’incidente determina un’inabilità permanente al lavoro sia assoluta che parziale, verranno decurtati 15 crediti; in caso di inabilità temporanea assoluta con un’astensione dal lavoro per più di quaranta giorni, saranno invece decurtati 10 crediti.
«Nei casi di infortuni da cui sia derivata la morte o un’inabilità permanente al lavoro, assoluta o parziale, la competente sede territoriale dell’Ispettorato nazionale del lavoro può sospendere, in via cautelativa, la patente fino a un massimo di dodici mesi. L’ispettorato nazionale del lavoro definisce i criteri, le procedure e i termini del provvedimento di sospensione. Ciascun provvedimento di cui al presente comma deve riportare i crediti decurtati. Gli atti ed i provvedimenti emanati in relazione al medesimo accertamento ispettivo non possono nel complesso comportare una decurtazione superiore a 20 crediti», si legge nella bozza del Decreto Legge.

Sicurezza sul lavoro e patente: esentate le ditte munite di Soa
Il decreto prevede che le imprese in possesso dell’attestato di qualificazione Soa, (qualificazione che autorizza un’azienda del settore delle costruzioni a concorre alle gare d’appalto pubbliche), non siano tenute al possesso della patente a punti per la sicurezza sul lavoro.
Sicurezza sul lavoro e patente: il funzionamento della decurtazione dei punti
«La patente subisce le decurtazioni correlate alle risultanze degli accertamenti e dei conseguenti provvedimenti definitivi emanati nei confronti dei datori di lavoro, dirigenti e preposti dell’impresa o del lavoratore autonomo: accertamento delle violazioni di cui all’Allegato I: 10 crediti; accertamento delle violazioni che espongono i lavoratori ai rischi indicati nell’Allegato XI: 7 crediti; provvedimenti sanzionatori di cui all’articolo 3, comma 3 e seguenti, del decreto-legge 22 febbraio 2002, n. 12 convertito dalla legge 23 aprile 2002, n. 73: 5 crediti; riconoscimento della responsabilità datoriale di un infortunio sul luogo di lavoro da cui sia derivata: la morte: 20 crediti; un’inabilità permanente al lavoro, assoluta o parziale: 15 crediti; un’inabilità temporanea assoluta che importi l’astensione dal lavoro per più di quaranta giorni: 10 crediti».
Si legge nel Decreto Legge Pnrr.
I crediti decurtati possono essere reintegrati a seguito della frequenza di corsi che consentono di riacquistare cinque crediti alla volta.